E' lecita l'installazione di una cassetta postale più grande aggiuntiva?

Ovviamente il problema si pone quando si effettua tale apposizione senza il preventivo consenso dei condòmini.

Anche in tal caso, però, a mio avviso, non si realizza alcun abuso.

Il diritto del condòmino ad installare una cassetta postale, infatti, è sancito dalla Giurisprudenza (Trib. Firenze sent.1003/1995).

Anche a voler scomodare la legge, la fattispecie, sempre a MIO avviso, non contrasta con il divieto di innovazioni in quanto non cambia la destinazione d'uso del muro (continua ad esercitare la sua funzione di appendi-cassette) e non impedisce ad altri di farne parimenti uso.

Spesso, però, la critica dei condòmini a tale azione è il pregiudizio al decoro architettonico derivante da un'innovazione non autorizzata dall'Assemblea, di cui all' art.1120 c.c.
A tal riguardo, premesso che (definizione ribadita dalla Cassazione con sent. 851/2007) per decoro architettonico si intende "estetica del Fabbricato data dall'insieme delle linee e delle strutture che connotano lo Stabile stesso e gli imprimono una determinata armonica fisionomia ed una specifica identità", continuo a credere che n.1 cassetta postale in più (seppur di dimensioni maggiori rispetto alle altre) non possa essere di una rilevanza tale da portare disdoro al Condominio. Inoltre c'è anche da aggiungere che non spetterebbe all'Amministratore entrare in tale merito (come invece spesso si pretende), in quanto è il Giudice, la figura legittimata ad esprimersi caso per caso (Trib. di Udine sent. del 16/07/2001 - Cass. 16098/2003) su questioni riguardanti il decoro architettonico.

In definitiva, quindi, la Legge e la Giurisprudenza non vietano tale installazione. L'unico vincolo può risultare dal Regolamento di Condominio, pertanto è opportuno verificare che la citata innovazione non sia a priori vietata nel Regolamento. Poi, aggiungo, per un buon senso di civile convivenza, è sempre consigliabile concordare tale installazione con un caposcala o un consigliere del Condominio.